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Il nostro foglio notizie TernIdeale

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Registrato presso il Tribunale di Terni al numero 3/2013. Direttore responsabile: Carlo Vantaggioli



Anno I, n.2 - Giugno/Luglio 2013










Anno I, n.1 - Maggio 2013











Anteprima, aprile 2013





2 commenti:

  1. Non bisogna fare della ternanità un atto autoreferenziale. Bisogna confrortarsi con le realtà più evolute d'Italia e anche d'Europa....... Non è detto che la scelta di ricostruire il teatro Verdi come era e dov'era ad esempio è la soluzione più "all'avanguardia".... La cultura moderna vorrebbe che ognuno costruisca l'architettura del proprio tempo....Un esempio è il duomo di Milano che nei suoi secoli di costruzione ha raccolto gli stili espressione della fase storica che stava attraversando. Esiste poi il problema della memoria storica di un monumento....e allora spesso si sono viste le cosidette "repliche" ovvero edifici distrutti ricostruiti con le medesime tecniche costruttive del periodo........(vedi ponte di Mostar)......

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  2. Hai ragione Matrix. Dobbiamo dire che a molti di noi piacerebbe vedere il teatro "da mille" proprio in Corso Vecchio per un discorso affettivo, ma anche significativo che si può facilmente comprendere. Tuttavia non disdegnamo l'ipotesi di un teatro nuovo, fuori dal centro inteso in senso stretto. Teatro nuovo anche nell'architettura. Certo, diventa (ma lo è pure il recupero del Verdi) un problema di soldi. L'importante, per noi... è avere un teatro da mille posti, perchè solo così potremmo tornare in un circuito nazionale e/o internazionale. Per tale ragione, matrix, copio e incollo il tuo commento anche sotto al nostro nuovo post dedicato proprio al "teatro da mille". Ciao. A presto!!!

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