“Realizzare qualcosa che esprimesse la nuova Terni, la città dinamica”. Mi sono tornate in mente queste parole, pochi giorni fa, attraversando per l’ennesima volta piazza Cornelio Tacito, la mia piazza, la piazza di tutti i ternani e non solo. Il vedere la fontana di piazza Tacito così scheletrita, muta e grigia mi ha messo kappao. Avevo fatto l’abitudine a vederla senza “Pennone”, persuaso del fatto che prima o poi sarebbe stato rimesso al suo posto (e quando?!). Ma la fontana senza acqua, con i sacchetti di patatine, il guano dei piccioni e le buche che sfregiano i mosaici di Corrado Cagli ha ferito il mio animo ternano. E con un flash-back mi è tornato alla mente ciò che quella fontana, 81 anni fa, voleva rappresentare in primis per i suoi progettisti (gli architetti Mario Ridolfi e Mario Fagiolo), quindi per gli amministratori della città (il podestà Olmo Pianetti) e infine, forse soprattutto, per i ternani stessi: la città dinamica. Definizione che avevo più volte letto nel volume “La città di Mario Ridolfi” (De Luca Editori d’Arte) e che quel giorno, di fronte a quello scheletro, non ritrovavo più. Ridolfi e Fagiolo, ma anche Piacentini, Papini, Tridenti e Pianetti che facevano parte della commissione per il concorso per una fontana monumentale in piazza Cornelio Tacito al posto del Monumento ai Caduti oggi ubicato all’ingresso Sud de “La Passeggiata”, vedevano e progettavano una Terni in movimento, in evoluzione, in sviluppo. Saldamente ancorata agli elementi che più caratterizzano il suo Dna, l’acciaio e l’acqua, ma proiettata nel futuro rappresentato dal “ pennone” che si stagliava nel cielo infinito. Già usare l’imperfetto mi mette i brividi. Affacciarsi sui mosaici di Cagli bombardati dall’incuria e riempiti da un’inciviltà legittimata dall’assenza di controlli sconquassa animo e cuore. Che fine ha fatto la visione di Ridolfi e Fagiolo? E l’essenza di una piazza che non è più tale perché menomata nella sua simmetricità? So che esiste “la Terni dinamica”; la città che guarda avanti, che immagina, disegna e progetta il proprio futuro. Ma non si vede e non si tocca. Bisogna cercarla. E’ un dovere, credo, per chi è, ma soprattutto si sente, autenticamente ternano. Lo si deve a coloro che nel passato hanno saputo guardare al futuro scommettendo su di esso e a quanti, dopo di noi, cercheranno nella nostra città la propria ragione di vita. Immaginiamo, insieme, con il dialogo, la partecipazione e i progetti – già dai prossimi numeri di questo foglio culturale - la nostra città ideale e forse ritroveremo la Terni dinamica di Ridolfi.
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La fontana,
distrutta nel 1943, è stata ripristinata tra il 1951 e il 1961 da Corrado
Cagli, pittore italiano (Ancona 1910 - Roma 1976). Formatosi a Roma, soggiornò
a lungo a Parigi e a New York.
Partecipò
attivamente al movimento pittorico moderno, sperimentando tutte le tecniche
pittoriche, compreso l'encausto e il mosaico. La fontana dei segni zodiacali
realizzata nel ’35, è stata
meravigliosamente decorata con i suoi mosaici policromi raffiguranti i segni
dello zodiaco e rappresentano l'energia
e l'acciaio che caratterizzano il mondo lavorativo di Terni. Essa si
caratterizza in tre fasi: nella prima l'acqua sgorga al bordo del grande catino
sotto forma di velo per scorrere sulla superficie decorata con mosaici
policromi rappresentanti i segni dello zodiaco, quindi precipita in
un'ulteriore vasca più profonda, simbolo della trasformazione in energia,
rappresentata, nella nostra fontana, da un altissimo pennone metallico
rivestito di acciaio inossidabile. La scelta dei segni zodiacali a decorazione
del catino, realizzati con formelle di vetro inciso, distribuite su fondo
mosaico, è suggerita dalla intima relazione che intercorre tra essi e i mesi
dell'anno che regolano la copiosità dell'acqua di precipitazione. E’ di recente
che la fontana e la sua decorazione artistica sono in uno stato di degrado
inarrestabile, il pennone d’acciaio è stato spezzato per apporvi le luminarie
natalizie e i mosaici, grazie ad una incuria della manutenzione, non solo sono pressoché cancellati, ma anche
pieni di buche! E’ così che perdiamo e
dimentichiamo la fontana monumentale di Ridolfi-Fagiolo-Cagli, simbolo della nostra città come altri
monumenti identificano nel mondo altre città italiane: la torre pendente a
Pisa; piazza del Campo a Siena; piazza San Marco a Venezia; le Torri degli
Asinelli a Bologna; La Lanterna a Genova; Ponte Vecchio a Firenze.
Ma si sa cosa ha intenzione di fare il Comune per la Fontana?
RispondiEliminaUn restauro conservativo dei mosaici probabilmente non avrebbe molto senso, sono in condizioni terribili e senza intervenire sugli impianti in pochi anni sarebbero di nuovo distrutti
Caro Sasso, temiamo che il problema della fontana, come della piazza del resto, sia la mancanza di volontà di vedere in essa ciò che era all'origine: un monumento identitario della nostra città, al pari di altri, anche di epoca più recente, come la "Lancia di Luce" di Arnaldo Pomodoro che è diventato ormai forse l'unico simbolo monumentale della città.
RispondiEliminaTale assenza di visione ha comportato lo stato di trascuratezza che da anni, in molti, denunciano e denunciamo. Per noi, come hai letto, piazza Tacito e la sua fontana hanno un ruolo simbolico centrale per il passato, il presente e il futuro della nostra Terni. In quest'ottica riteniamo che il recupero della fontana a 360 gradi, mosaici compresi dunque, non solo abbia senso, ma sia anche un dovere morale, sociale e culturale di chi amministra i beni pubblici della comunità.
Detto ciò, quel che si sa è che "lu pennone" è pronto gentilmente realizzato e donato alla città dalla ThyssenKrupp o da Outokumpo (non ho capito bene, francamente) e sarebbe pronto all'installazione. Il Comune avrebbe conferito i lavori per la sistemazione degli impianti elettrico ed idraulico. Ma l'uso del condizionale non è mai stato d'obbligo in questo caso, visto che molti di noi passano lì tutti i giorni e nelle ultime settimane non si è visto un operaio uno a lavorare. Mah... Comunque, l'assessore Ricci dice che entro l'estate 8addirittura luglio) la Fontana tornerà come prima.
Francamente abbiamo qualche perplessità in merito, proprio per via della questione mosaici il cui recupero (operazione per la quale il Comune, ad oggi, non ha mia speso una parola) oltre a comportare studi seri e professionalità specifiche, farebbe prevedere tempi più lunghi di quelli stimati dall'amministrazione e un espborso di risorse non compatibilie con le attuali capacità delle casse municipali.
Tale problema, tuttavia, pare potrebbe essere superato con un intervento della Fondazione Carit, disponibile - secondo recenti dichiarazioni pubbliche - a finanziare proprio il recupero dei mosaici. Resta, comunque, il problema dei tempi.
Un po' di restauri ne capisco, grazie al precariato universitario, e per un restauro così complicato i tempi non ci sono, anche non considerando i tempi burocratici di bandi e appalti.
RispondiEliminaA quanto ho capito da ricerche fatte essenzialmente su internet lo stato di conservazione è semplicemente disastroso a causa di trattamenti di pulizia fatti con acidi che hanno semplicemente disciolto le tessere ...
Ma i cartoni delle due versioni ci sono e da quelli sarebbe possibile, con maestranze competenti, rifare ex novo i mosaici, forse con una spesa neanche enorme.
ed ecco la mia idea per recuperare un po' di soldi, secondo voi sarebbe possibile organizzare una mostra su Cagli e/o altri eventi per reperire i fondi per la ricostruzione del mosaico? in altre parole a Terni ci sono degli spazi disponibili a costo zero e una anima pia ad esempio Carit che anticipi le poche migliaia di euro per iniziare?
Il problema centrale, Sasso, è la volontà. Noi ce l'abbiamo.
RispondiEliminala tua idea è ottima e, anzi, come TernIdeale prossimamente la potremo raccogliere e rilanciare. In questi giorni siamo imnpegnati sul "fronte" del Verdi, altre pezzo identitario della città del quale si giocano purtroppo le sorti proprio in queste ore.
I mosaici di Cagli non ci sono più. Da ciò che scrivi mi pare di capire che non vivi a Terni o da qualche tempo non passi in piazza Tacito. Ci sono segni zodiacali con buche larghe anche 50 centimetri e l'erba dentro. Credo sia sufficiente per spiegare la situazione.
L'idea sarebbe proprio di partire dai disegni originali che sì, ci sono. Salvare il salvabile (poco) e fare ciò che manca. Per questo dicevo che le rassicurazioni dell'amministrazione circa i tempi, purtroppo, lasciano il tempo che trovano.
Gli spazi disponibili per un evento come quello che tu proponi ci sono e se non ci sono si trovano. La volontà privata c'è. La Fondazione Carit sulla stampa dei giorni scorsi si è resa disponibile a procedere in tal senso (se non ricordo male si parlava di qualche centinaia di migliaia di euro). Se se ne occupasse la Fondazione, o un qualsiasi altro ente privato benefattore i tempi potrebbero ridursi un po' per quel che riguarda le procedure di appalto. E di sicuro il lavoro verrebbe meglio.
Come associazione sosterremo questa idea che, come dici tu, potrebbe rientrare in una vera e propria "Operazione fontana" corredata da eventi collaterali, magari destinati a una maggiore sensibilizzazione sul patrimonio storico e culturale della nostra città e del suo territorio.
Non sono nativo ternano ma mi sto trasferendo per lavoro in città e con mio gran supore mi sono accorto dei mosaici di Cagli, artista che conosco e stimo, solo dalle foto del Corriere dell'Umbria di domenica, nonostante fossi passato per la fontana una decina di volte ...
RispondiEliminaBenissimo, mi fa molto piacere che l'idea vi piaccia e vorrei spiegarvi in dettaglio perchè una mostra di Cagli ha dei vantaggi economici e pratici non comuni.
Per dettagliare la cosa, vi potrei scrivere su info@ternideale.it ? almeno potrei allegare qualcosa se servisse?
Ovviamente sì, puoi scrivere quando vuoi a TernIdeale. Se strutturi il tuo "pezzo" come un post lo pubblicheremo come intervento/proposta di un lettore. Valuta, a tal proposito, l'opportunità di firmarti con nome e cognome (non è obbligatorio, ma potrebbe essere utile per dare maggiore credibilità all'intervento). Ti aspettiamo!
RispondiEliminaAndrea