"Il miglioramento di Terni è il principale obiettivo, il più vivo e costante desiderio di questo giornale" (Virgilio Alterocca, in L'Annunziatore Umbro-Sabino - 1883)

L'associazione TernIdeale vuole riprendere e onorare questa missione attraverso un impegno culturale e sociale ad ampio raggio. TernIdeale, presidente: ing. Giuseppe Belli - Viale della Stazione, 52 - 05100 Terni - www.ternideale.it - Ternideale2014@gmail.com C.F. 91064860553

venerdì 17 maggio 2013

DOPO L'INCONTRO DI IERI, UN PROJECT FINANCING PER IL TEATRO VERDI




Luci ed ombre sulla presentazione del progetto di restauro del Teatro Verdi avvenuta ieri a Palazzo Spada per iniziativa dell’amministrazione comunale. Se da un lato è significativa l’apertura del sindaco Di Girolamo a un confronto aperto e leale con la città, che per affermazione dello stesso primo cittadino sarebbe iniziata appunto ieri ma dovrebbe avere ulteriori e più approfondite occasioni, dall’altro ci sono motivi di perplessità sul fatto che tale apertura possa effettivamente trasformarsi in qualcosa di concreto e di utile posto che per il 27 maggio è già convocata una Conferenza dei Servizi proprio per discutere del progetto presentato ieri.  Oltre a questo dato oggettivo, per il quale sarebbero utili chiarimenti sullo scopo della convocazione della Conferenza dei Servizi e sugli effetti giuridico-amministrativi che potrebbe produrre nei riguardi del restauro, è stato un peccato che all’ascolto della voce della città sia stata riservata una minima parte del tempo dedicato al convegno (circa 40 minuti su quasi 5 ore) e per lo più in tarda ora.

               
Dovrebbe leggersi come positiva (condizionale d’obbligo in relazione al significato della Conferenza dei Servizi di cui si è detto prima) anche la sostanziale impalpabilità del progetto illustrato. Ci aspettavamo di vedere una dettagliata proposta di restauro e di recupero del Teatro Verdi e invece, tra insediamenti etruschi e case a risparmio energetico, alla città sono state presentate soltanto delle idee di massima soggette, a quanto si è capito, a numerose variabili interpretative. Ciò ci fa supporre che ci siano ancora margini per accogliere suggerimenti migliorativi anche e soprattutto sulla capienza del teatro e quindi, di conseguenza, sulla visione funzionale dello stesso.

 
Del resto, se in pochissimi giorni la capienza è passata da 688 posti previsti nero su bianco nella relazione dello staff dei progettisti pubblicata sul sito internet del Comune, agli 835 posti annunciati verbalmente ieri significa, appunto, che passi in avanti se ne sono fatti e se ne possono ancora fare. Il sindaco Di Girolamo, rispondendo a nostra specifica domanda, ha inoltre ufficializzato la disponibilità dell’amministrazione a valutare a 360 gradi le proposte di eventuali partner privati interessati a contribuire con proprie risorse progettuali e di gestione al restauro del teatro cittadino. 

 
Per tutte queste ragioni TernIdeale rilancia l’appello rivolto pubblicamente ieri al sindaco ad aprire da subito un tavolo tecnico-scientifico-culturale, allargato agli enti cittadini maggiormente rappresentativi, nonché alle eccellenze culturali della città, al fine di valutare sotto qualsiasi aspetto (anche gestionale) se il percorso intrapreso sia effettivamente quello più giusto, o se, invece, sia più utile e proficuo attivare procedure di project-financing per far tornare il Teatro Verdi quello che era un tempo quando aveva più di mille posti, un punto di riferimento dell’Italia centrale e non solo.

3 commenti:

  1. Il project-financing è una procedura complessa in cui un privato propone un progetto che poi viene messo a gara (proponente) . Il progetto deve ovviamente avere un ritorno economico attraverso le cosidette tariffe (biglietti d'ingresso, attivitò commerciali ecc).....la cosidetta gestione. La durata di questa concessione puo' durare normalmente un massimo di 30 anni......Quale privato puo' investire sperando di avere un ritorno di un investimento in 30 anni........?Non si tratta di un autostrada, ma di un teatro........

    RispondiElimina
  2. A Treviso, Veneto, la Fondazione Cassamarca ha restaurato il teatro di Treviso interamente a proprie spese nel 1999 con 40 miliardi di vecchie lire, circa. Lo gestisce da quando è stato aperto attraverso una società strumentale, la Teatri Spa. Per aver parlato fisicamente con i diretti interessati,il teatro funziona. Altri esempi del genere sono in Abruzzo e Sicilia.

    http://www.fondazionecassamarca.it/wps/wcm/connect/fondazione+cassamarca/Italiano/Fondazione/Le+Societa+Strumentali/Teatri+SpA/

    RispondiElimina
  3. La Fondazione è una struttura filantropica che ha versato i propri fondi in una visione di mecenatismo culturale per una città fra le più ricche d'Italia come lo è Treviso. Un privato o un gruppo di privati se investe vuole un "pay-back" sicuro, soprattutto in un periodo di crisi cosi profondo. Sul piano finanziario è molto più facile calolare i passaggi su casello autostradale che i biglietti strappati in un teatro. In un periodo di crisi ovviamente le persone rinunciano al teatro........ o addirittura succede che le compagnie teatrali abbiano difficoltà di finanziamento.....

    RispondiElimina