Domani pomeriggio in Comune, con inizio alle 15.30, l'amministrazione comunale presenterà l'ipotesi di recupero del primo stralcio strutturale del teatro Verdi. Un progetto "al minimo" (688 posti) per il quale non si dispongono nemmeno di tutti i soldi necessari per realizzarlo (si parla di circa 10 milioni di euro). La nostra idea al riguardo è chiara da tempo: il Teatro Verdi, prima di essere distrutto dalla guerra aveva 1066 posti e mille posti deve tornare ad avere. Semplicemente perchè è possibile farlo, anche da un punto di vista tecnico. Sul tema ci siamo già espressi sull'anteprima del nostro foglio notizie e sul numero uno della stessa pubblicazione. Entrambe le potete ritrovare cliccando sulla specifica sezione, nel banner qui a destra. Proprio sul numero uno del nostro foglio notizie, l'architetto Paolo Leonelli afferma che recuperare il Verdi con mille posti secondo tutte le norme vigenti è possibile.
E allora dall’incontro pubblico di domani pomeriggio sul futuro del
Teatro Verdi in programma a Palazzo Spada, crediamo che la città, tra le altre,
voglia conoscere anche la risposta a questa semplicissima domanda:
“Se esistesse un partner privato disposto a finanziare per
intero il progetto di recupero dello storico teatro cittadino Giuseppe Verdi a
fronte di un nuovo progetto, strutturale ed architettonico, che preveda una
capienza pari a quella che il teatro aveva prima della Guerra (1066 posti),
progetto anch’esso interamente finanziato dal partner privato e scelto sulla
base, magari, di un concorso di idee, il
Comune di Terni cosa farebbe? Rifiuterebbe, o accoglierebbe la proposta
aprendo da subito un tavolo per discutere insieme dettagli e condizioni
dell’operazione?”.
Domani pomeriggio come associazione TernIdeale saremo
all’appuntamento organizzato dal Comune per porre questa domanda e per
conoscere la risposta dell’amministrazione che ci auguriamo possa essere
ugualmente chiara e inequivoca come il quesito proposto.
Nessun commento:
Posta un commento