"Il miglioramento di Terni è il principale obiettivo, il più vivo e costante desiderio di questo giornale" (Virgilio Alterocca, in L'Annunziatore Umbro-Sabino - 1883)
L'associazione TernIdeale vuole riprendere e onorare questa missione attraverso un impegno culturale e sociale ad ampio raggio. TernIdeale, presidente: ing. Giuseppe Belli - Viale della Stazione, 52 - 05100 Terni - www.ternideale.it - Ternideale2014@gmail.com C.F. 91064860553
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martedì 2 luglio 2013
E SE IL SANTA MARIA FOSSE UN OSPEDALE VERDE?
Un problema molto dibattuto e sentito dalla cittadinanza è quello che riguarda la sanità ternana e in particolare il futuro della struttura ospedaliera. Illuminati amministratori diedero inizio alla fine degli anni sessanta alla costruzione del Santa Maria a Colle Obito, piacevole luogo collinare, una terrazza sulla città dalla quale si può abbracciare con lo sguardo l'intera conca ternana. Luogo sempre appetito, dagli imprenditori locali e non, per la realizzazione di zone residenziali altamente qualificate, luogo che oltre al pregio di essere a ridosso del centro cittadino ha il vantaggio di essere lambito, nel periodo estivo, da una piacevole ventilazione. Siccome la struttura è ormai datata, alcuni si sono espressi drasticamente per la sua chiusura e la costruzione di un nuovo e moderno nosocomio in una zona della campagna equidistante da Terni -Narni - Amelia.
Secondo noi quel che è rimasto della fertile campagna, superstite delle devastazioni pseudo-industriali andrebbe gelosamente salvaguardato perché in un prossimo futuro bisognerà essere il più possibile autosufficienti a produrre beni di consumo agroalimentare, come bisognerà essere in grado di trattare le varie tipologie di rifiuti che produciamo.
Ma questo è un altro tema e avremo modo di trattarlo in maniera approfondita e scientifica. Tornando all'argomento ospedale, siamo convinti che la strada migliore da perseguire non sia nemmeno quella di effettuare estemporanei interventi tampone qua e là per garantirne la sopravvivenza, ma di puntare coraggiosamente ad una ben programmata e articolata riqualificazione tecnologica e funzionale che valorizzerebbe la struttura a livello nazionale rendendola sempre più di riferimento per i pazienti delle regioni limitrofe, e soprattutto attrarrebbe quelle competenze professionali che altrimenti si indirizzerebbero verso strutture più attrezzate.
Tutto ciò è possibile anche guardando all'Europa che ci suggerisce il Green @ Hospital che altro non è che un progetto di ricerca che vuole sviluppare sistemi di gestione e controllo dell'energia capaci di ri-generare ospedali ed edifici pubblici rendendoli ecosostenibili.
Il progetto, che coinvolge anche l'ospedale di Ancona, terminerà la fase di test nel 2014 e anche se attualmente non è possibile, almeno per oggi, usufruire di analoghi finanziamenti sicuramente rappresenta un esempio da guardare con interesse. Anche alla luce di possibili, nuove sovvenzioni comunitarie future.
Come interessante è il progetto “Ospedale Verde” che coinvolge, in collaborazione con il Ministero dell'ambiente, il policlinico Gemelli di Roma che punta all'eccellenza sviluppando un ammodernamento edilizio secondo le direttrici della riorganizzazione sanitaria, della messa a norma delle strutture ospedaliere e dell'innovazione tecnologica anche attraverso l'impiego di fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico.
Infatti gli ospedali sono grandi consumatori di energia e spesso rappresentano gli edifici pubblici di maggior dispendio e a volte di inquinamento atmosferico . Proprio per questo il presente ci chiede di intervenire sugli edifici esistenti al fine di incrementare la sostenibilità economica e ambientale dei servizi ospedalieri. Queste attenzioni devono venire incontro sempre più alla esigenza dei pazienti, dando anche luogo a quella interessante idea della “ Città della salute” che oltre ad accorpare i servizi sparsi per la città è in grado di instaurare una stretta integrazione tra azienda ASL e azienda ospedaliera.
Tutto questo può avvenire con la costruzione nell'area dell'ospedale di una nuova sede ASL che permetterebbe tra l'altro di risparmiare l'onere dell'affitto in via Bramante. Abbandoniamo quindi anche l'idea di costruire un nuovo ospedale per i territori di Narni-Amelia in quanto l'accentramento sul capoluogo va certamente a favore della qualità e dell'economia di gestione. Che un progetto generale trasformi le strutture sanitarie esistenti in servizi accessori di qualità appare consono in una ristrutturazione sanitaria di tutto il territorio. Forza! Ragioniamo per essere tra le eccellenze, facciamo nostri i progetti menzionati per realizzare uno straordinario ammodernamento edilizio e tecnologico del nostro ospedale!
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