Nel giorno di Ferragosto è tornato, come una nuova "ondata di calore", il tema della riapertura (parziale o totale) della Zona a Traffico Limitato della città. C'è chi ne fa una questione di rilancio del commercio del centro storico, e di questo ci siamo già occupati. Adesso se ne fa anche una questione di sicurezza.
Testualmente si afferma che: "la circolazione delle macchine scoraggia i maleintenzionati". Ora verrebbe da chiedere se chi è convinto di questa affermazione conosce l'esistenza del "furto con spaccata". Il furto con spaccata è quello che si commette, di solito, sfondando la vetrina di una tabaccheria o di un altro esercizio commerciale con il muso o con il retro di una macchina solitamente rubata.
Spegnere del tutto gli accessi controllati alla Ztl e quindi le telecamere che la delimitano dalle 18 in poi, ovvero di notte, significa permettere a chiunque di entrare liberamente senza essere registrato. Crediamo, dunque, che quando si parla di apertura (parziale o totale) della ZTL e come tesi di sostegno si sposa la causa della sicurezza, la riflessione debba farsi ancor più approfondita e quantomeno si debbano elencare quelle condizioni che accanto alla non rilevazione dei permessi si devono comunque verificare per poter effettivamente farne un discorso di...sicurezza!
Nello specifico: chi parla di apertura di ZTL intende forse dire che le telecamere non devono registrare la validità o meno dei permessi, ma allo stesso tempo devono comunque leggere le targhe dei mezzi che entrano e che escono proprio al fine di mantenere la sicurezza? Oppure intendono disattivazione tout-court? Nel primo caso potrebbe avere un senso, anche se comunque da noi non condiviso, ma c'è comunque da chiedersi se sia tecnicamente possibile realizzarlo. Nel secondo caso, invece, la contraddizione in termini di sicurezza è palese.
Quello della ZTL è tuttavia un problema, oseremmo dire "filosofico", di visione della città. Noi abbiamo la nostra e l'abbiamo esposta nell'ultimo numero del nostro foglio notizie che vi invitiamo a leggere anche qui, sul nostro sito internet.
Riportiamo di seguito solo brevi stralci:
[...] C'è chi è riuscito a contemplare al meglio tutti questi aspetti. A Terni il tema della Z.T.L. è di attualità. Da tempo è in cor so una discussione che, però, non coinvolge minimamente i cittadini ma rimane confinata nel palazzo, o al massimo sulle pagine dei giornali con botta e risposta tra istituzioni ed enti di categoria. [...] non deve essere percepita come una restrizione bensì come risorsa. Se possibile da spingere e valorizzare in direzione di una forte pedonalizzazione o di una mobilità totalmente alternativa. [...] dall'attenzione a tutti i servizi, ma anche alle necessità dei cittadini residenti all'interno della cerchia ZTL, ipotizzando al contempo nuove soluzioni che consentano il ripopolamento commerciale e rendano il centro cittadino vivo e attrattivo. Il punto finale del nostro percorso propositivo, infatti, vuole essere un centro più b e l l o e m e n o i n q u i n a t o d a r e a l i z z a r e attraverso scelte che come riflesso possano innescare a n c h e n u o v e o p p o r t u n i t à economiche. [...] Leggi tutto l'articolo.
Il tema della mobilità alternativa inserito nel quadro della ZTL ci offre lo spunto per affrontare la questione dell'aumento del biglietto del bus da 1 euro a 1,30 euro così come annunciato dai giornali in questi giorni. Annuncio convalidato, a quanto pare, dalla stessa Umbria Mobilità.
Primo notiamo che l'aumento riguaderà tutti i territori tranne che Perugia, e in particolar modo toccherà Terni con il massimo aumento previsto. + 30%.
Ciò avviene - sembra di capire - perchè a Perugia il biglietto del bus è già a 1,50 euro.
Bene! Noi diciamo: ok, facciamo cambio!! Anche a Terni siamo disposti a pagare 1,50 euro per un solo biglietto del bus se avessimo i servizi (servizi!!) di mobilità interconnessi di Perugia!!
A Perugia è vero che si paga 1,50 euro per un biglietto, ma con quel biglietto, nell'arco dei 70 minuti di validità si può prendere l'autobus, scendere dall'autobus e salire sul minmetrò, scendere dal trenino moderno e salire su un nuovo bus, oppure prendere un treno ex Fcu per muoversi netro i territori di Perugia, Corciano e Torgiano, oppure prendere un convoglio Trenitalia sempre per muoversi entro quel territorio.
A terni, secondo quanto certifica il PRA (Pubblico registro automobilistico) oltre il 50% degli autobus che circolano sono EURO ZERO, ovvero altamente inquinanti. A perugia, invece, questo tipo di bus rappresentanta solo il 15%. E sarebbe da apprfondire il discorso della vetustà delle macchine impiegate per i servizi interurbani, come quello Terni - Stroncone. Macchine che perdono pezzi, che si fermano generando ritardi.
Ma allora, noi andiamo a pagare il 30% in più del biglietto dell'autobus per finanziare chi? Cosa? Quali servizi migliorativi?
La famigerata METROPOLITANA DI SUPERFICIE Terni-Cesi ancora oggi ferma al palo, nonostante i milioni di euro investiti??
L'aumento del biglietto del 30% (e degli abbonamenti) comporta, invece, un effetto negativo: allontana quei pochi, troppo pochi che oggi prendono il bus.
Se è vero che il Consiglio comunale dovrà pronunciarsi sull'aumento del biglietto e degli abbonamenti di Umbria Mobilità, ci auguriamo che rifletta - seriamente - su questi temi.
Come al solito, siamo disponibili a un confronto documentale.
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