"Il miglioramento di Terni è il principale obiettivo, il più vivo e costante desiderio di questo giornale" (Virgilio Alterocca, in L'Annunziatore Umbro-Sabino - 1883)

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domenica 15 dicembre 2013

TEATRO VERDI: LA NOSTRA PROPOSTA PER IL FUTURO DEL TEATRO...E DELLA CITTA'


Grazie. Non possiamo che iniziare con questa parola il resoconto di una giornata storica per la nostra associazione perchè la conferenza "IL TEATRO DELLA CITTA'" dello scorso 14 dicembre è stata la nostra prima uscita pubblica dopo un anno di attività ed è stata un autentico successo. Non solo di presenze, ma soprattutto di qualità della discussione. L'esiguità del tempo a disposizione non ci ha forse permesso di sviluppare il dibattito così come avremmo voluto, ma mettiamo a disposizione questo spazio web per ospitare commenti, critiche e proposte diverse dalla nostra.

Il teatro comunale intitolato a Giuseppe Verdi è di tutti i ternani, restiamo perciò convinti che tutti abbiano il diritto di dire la loro. Aspettavamo quel confronto che era stato annunciato dall'amministrazione e che non è mai arrivato, almeno a oggi. Abbiamo dunque provato a promuoverlo noi pur con i limiti e le difficoltà che un'associazione di liberi, ma privati cittadini può incontrare nel percorso per l'allestimento di una manifestazione di questo genere.

La risposta della città c'è stata e per questo ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno inteso partecipare e portare il loro contributo.

Qui sotto pubblichiamo la sintesi di quello che come associazione TernIdeale abbiamo voluto dire con la conferenza "IL TEATRO DELLA CITTA'". Si tratta in sostanza della nostra proposta-idea progettuale sulla quale vorremmo un confronto sincero e aperto con l'amministrazione comunale.

Chi volesse può pubblicare il suo commento o il suo intervento (purtroppo sabato 14 dicembre i tempi si sono allungati e abbiamo dovuto chiedere a molte persone di rinunciare al proprio intervento) cliccando sotto a questo post la voce "commenti".

TERNIDEALE

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RESTAURIAMO IL TEATRO VERDI DELLA CITTA’
EVITIAMO UN INTERVENTO SBAGLIATO, FUORI MERCATO,
INUTILMENTE COSTOSO E DANNOSO PER LA SUA IRREVERSIBILITA’
Resoconto della conferenza IL TEATRO DELLA CITTA’ di sabato 14 dicembre 2013

Il Comune di Terni intende restaurare il teatro comunale intitolato a Giuseppe Verdi consolidando e quindi, di fatto riproponendo, la struttura del cinema-teatro realizzata nei primissimi anni del Dopoguerra.

Questo secondo noi è sbagliato e dannoso.

Sbagliato perché se nel Dopoguerra l’idea di un cinema-teatro poteva avere un senso, come ha poi effettivamente avuto in considerazione della grande crescita cinematografica grazie anche alle potenti influenze culturali americane, oggi, nell’era di internet e di comunicazioni globali, di richiesta di prodotti specifici altamente tecnologizzati il cinema-teatro degli anni Sessanta non ha più ragione di esistere.

Il progetto di restauro del Comune, dunque, collocherebbe il cinema-teatro di Terni fuori mercato rendendolo un edificio dalla difficilissima gestione economico-finanziaria. Questa è la principale ragione, a nostro modo di vedere, per la quale il Comune di Terni non riesce a reperire capitali privati tali da rendere l’amministrazione comunale assolutamente certa di portare a compimento la “missione” restauro.

Il danno, invece, sta nel fatto che procedendo all’opera di restauro ipotizzata dal Comune di Terni seppur con il solo stralcio del consolidamento strutturale del cinema-teatro si condizionerebbe - di fatto impedendolo - qualsiasi tipo di successivo intervento finalizzato a un progetto di funzionalità davvero redditizia sia per la gestione del teatro stesso, sia per l’intera città.

Per tale ragione l’associazione TernIdeale chiede al Comune di Terni, tenuto conto del successo del convegno organizzato a Palazzo Gazzoli e degli interventi che in esso si sono susseguiti, nonchè dei risultati di una sottoscrizione popolare lanciata in queste ore in città, di sospendere ogni procedimento burocratico-amministrativo e gli atti ad esso conseguenti, per aprire davvero quel confronto con le forze professionali, associative e della produzione culturale della città volto a individuare insieme le soluzioni migliori per la futura funzionalità del teatro sulla base delle quali, poi, sviluppare i vari progetti strutturali e architettonici necessari.

La nostra proposta è quella di un teatro che assolva anche per gli anni a venire quel ruolo di propulsore culturale, generatore di sviluppo e benessere, che il Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Terni ha avuto dal 1849 in poi.

Un teatro che sappia cogliere i segnali del presente per poter essere al centro di un più ampio progetto cittadino: un nuovo piano industriale per la città di Terni. Un’industria della cultura.

Chiediamo dunque all’amministrazione comunale che riformuli il progetto già approvato (frettolosamente e senza una vera partecipazione cittadina) per costruire un percorso che verifichi la possibilità di far diventare il Teatro Verdi un punto di eccellenza, italiana ed europea, nel campo della produzione teatrale ad alto valore aggiunto.

Ciò significa restaurare il Teatro Verdi in modo tale che le compagnie teatrali possano scegliere la città di Terni per venire a realizzare le proprie opere (prosa, musica, Opera, balletto, ecc.) potendo contare su una struttura (il nuovo Teatro Verdi, appunto) dotata delle più moderne tecnologie per la ripresa audio-video degli spettacoli che potranno essere così inseriti più facilmente in circuiti globali di commercializzazione cinematografica. Tale location (parliamo sempre del Teatro Verdi) è già al centro di una rete di strutture complementari esistenti quali gli studios del Videocentro e di Papigno, che oggetto di un percorso innovativo avviato negli anni Ottanta e fatto abortire per miopia culturale proprio quando stava dando risultati concreti potrebbero essere recuperati e ri-funzionalizzati nel “nuovo piano industriale” culturale della città di Terni.

Oggi le sale cinematografiche di tutto il mondo per garantirsi la sussistenza differenziano la propria offerta attraverso la parcellizzazione delle sale e la moltiplicazione dei generi dei contenuti. Quasi tutte le sale cinematografiche oggi offrono anche contenuti teatrali proiettate sul grande schermo. Si tratta di contenuti teatrali prodotti e registrati per massima parte al di fuori dell’Europa e al di fuori dell’Italia, ma poi diffusi in tutto il mondo. Con un biglietto da 12 euro si può assistere a “La traviata” godendo dell’esperienza audio offerta dal cinema in cui è proposta l’Opera, ma anche delle tecnologiche con le quali l’Opera è ripresa nella location in cui viene messa in scena. Contenuti teatrali che per la maggior parte hanno a oggetto Opere liriche italiane.

Non esiste, oggi, in Italia e in Europa un teatro all’italiana strutturalmente organizzato per offrire alle compagnie teatrali servizi e tecnologie integrate che consentano la realizzazione a basso costo di prodotti culturali destinati poi anche a una commercializzazione video. Il Teatro verdi di Terni potrebbe colmare questo gap cogliendo l’occasione del suo restauro: questa è la nostra proposta.

Che è una proposta per la città del domani in cui la cultura è posta al centro di un nuovo modello di sviluppo, in grado di rimettere in moto vecchi cicli produttivi lasciati morire agli albori del boom multimediale che ha poi investito l’intero pianeta e allo stesso tempo capace di crearne di nuovi.

L’amministrazione comunale è disponibile a raccogliere la sfida del presente e del futuro, o preferisce condannare se stessa e la città all’accanimento terapeutico degli ultimi tempi?

TERNIDEALE


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